"La deriva risponde al desiderio di scoperta, di avventura. Rappresenta un esercizio ludico necessario a riconoscere l'"Ambiance" come uno spazio mutevole, costantemente presente a lato di ogni azione quotidiana, condizionato dai luoghi attraversati e dagli interlocutori incontrati lungo la via, dalle luci, dai rumori, dall'imprevedibilità, dalle variabili della realtà circostante [...]
Indagando intensamente dei territori già esplorati, guardando ogni cosa come se fosse la prima volta, ho percepito lo spazio come un insieme unitario lasciandomi attrarre dal particolare".
Guy Debord, Teoria della deriva: spazio e territorio.
NEL VIDEO ALCUNI SCATTI DELLA RICERCA FOTOGRAFICA
#iorestoacasa
Anch’io resto a casa, passeggio nel giardino, ascolto Il rumore del mare e respiro il suo profumo. Il mare che mi accoglie, mi sostiene e mi ispira sempre. Il mare del litorale romano dove vivo e lavoro da alcuni anni. “Fiori di mare” è una ricerca fotografica. Con i miei scatti provo a trasformare il giardino in un open space espositivo, un palcoscenico virtuale dove le immagini stampate su carta o catturate da un smartphone e da un tablet come fiori protagonisti recitano il ricordo dei colori marini, dei tramonti e del profumo di alghe dei pescatori di telline.
Fregene marzo 2020
irrompono impetuose
vanno via
e poi ritornano
le onde
nel mio giardino
dalla terra sbocciano
fiori di mare
IDDU IN CIURI
Le luci, i colori, le forme e i movimenti di queste raffigurazioni sono nati dalla relazione tra coscienza e conoscenza di ciò che vedo e ciò che sento.
La mia ricerca è rivolta a vedere e sentire nuove manifestazioni e sviluppi di quella realtà essenziale propria di ogni essere.
Da un articolo del Paese Sera del 23 giugno 1993
QUADRI, MUSICA E NUVOLE AL PALAZZO COMUNALE
Un invito a rimuovere le illusioni, ad aprire la mente a nuove e diverse prospettive: La mostra di quadri di Letizia Lombardo ha qualcosa di insolito, in linea con le nuove tendenze artistiche che puntano alla trasmissione multimediale dei messaggi attraverso una vera e propria contaminazione delle forme artistiche. La mostra, con l'esposizione di nove opere, si è aperta ieri pomeriggio nelle sala mostre del palazzo comunale con la musica dei Dna, che da anni sperimentano forme ed armonie volte all'introspezione. Fino a domenica prossima si alterneranno momenti dedicati alla danza con Cristina Marchetti, di poesia con Donata Passanisi, teatro con Francesco Rinaldi. L'imperativo "Dissipate le oscure nubi..."è il centro attorno al quale ruotano i diversi momenti artistici. Lo spettatore ha egli stesso la sensazione fisica dell'ostacolo rappresentato dalle nuvole-illusioni, per un percorso libero e spedito, a causa della presenza di una scenografia, cureata dalla stessa pittrice, da Maria Elisabetta Nisio e Roberto Naspi, attraverso la quale farsi strada; nubi leggere tra le quali spesso è piacevole indugiare, ma che impediscono la chiara e reale visione della realtà.
(O.Barina)
Disperse dark clouds reflect sunlight the universe
Riflessioni
illuminati
ruotano chiaro scuro
seguo luminosi sentieri colorati
Mi ha sempre incuriosito la natura che vive sopravvive e a volte si rafforza nonostante l'uomo piu o meno volontariamente cerchi di coprirne le tracce.
"Sboccia dalla roccia, flora e antiche pietre traduce in immagini sfumate e pittoriche questo punto di vista, racconta soffermandosi sui tanti monumenti e siti archeologici di cui è ricco il nostro paese ed in particolare il territorio Sabino".(C. M.)